Riconoscimento vocale, linguistico e facciale
![Authentication by facial recognition concept. Biometric admittance control device for security system. Asian man using face scanner to unlock glass door in office building. Authentication by facial recognition concept. Biometric admittance control device for security system. Asian man using face scanner to unlock glass door in office building.](/img/2020/08/AdobeStock_334263770.jpeg?w=1000&h=666&fit=crop&fm=webp&q=90&sharp=4&s=86d46be996a3188f0fcecf32fef4063c)
Il riconoscimento vocale, linguistico e facciale può semplificarci la vita e renderla più sicura. Grazie a queste tecnologie possiamo bloccare e sbloccare comodamente i nostri dispositivi (e quindi proteggerli da un uso improprio), rendere più agevole l’attraversamento delle frontiere e impartire ordini agli assistenti vocali. Allo stesso tempo, però, questi sistemi invadono spazi pubblici e privati e raccolgono dati biometrici non solo utili a identificarci, ma potenzialmente utilizzabili anche per risalire a informazioni sulle nostre emozioni, sulla nostra personalità o su eventuali patologie.
Contenuto dello studio
Lo studio interdisciplinare è finalizzato a valutare le opportunità e i rischi del riconoscimento vocale, linguistico e facciale, delineando una panoramica di ciò che è effettivamente possibile ottenere con le relative tecnologie. Emerge al riguardo la questione dell’affidabilità con cui il riconoscimento vocale, linguistico e facciale è in grado di verificare e identificare le persone nonché di formulare affermazioni scientificamente fondate sulle loro emozioni, caratteristiche personali e patologie. Nell’ottica di un’analisi sistematica occorre inoltre passare in rassegna i campi di applicazione presenti e futuri. Si dovrà evidenziare chi attualmente utilizza queste tecnologie, a quale scopo e con quali possibili sviluppi per il futuro. Una questione importante è costituita dalla percezione sociale dell’argomento. A tal proposito si dovrà indagare su come i cittadini giudicano l’uso di queste tecnologie negli spazi pubblici e privati e in che misura vige una distinzione tra utenti privati e pubblici. Al proposito sarà interessante capire se gli utenti sono consapevoli del rilevamento e dell’utilizzo dei dati biometrici e delle informazioni che se ne possono ricavare.
In campo giuridico occorrerà verificare in linea generale dove si registra una necessità di intervento. Lo studio dovrà illustrare come vengono attualmente regolamentati i problemi relativi a queste tecnologie e se, data la sensibilità dei dati raccolti, servano normative speciali. Lo studio dovrà concludersi con una valutazione generale e, a partire da questa, trarre conclusioni nonché, se possibile, raccomandazioni ad hoc destinate ai centri decisionali, in particolare politici.
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Organizzazzione
Projektgruppe:
- Dr. Michael Friedewald, Fraunhofer-Institut für System- und Innovationsforschung ISI
- Murat Karaboga, Fraunhofer-Institut für System- und Innovationsforschung ISI
- Prof. Dr. iur. Astrid Epiney, Institut für Europarecht der Universität Freiburg i.Ue.
Begleitgruppe:
- Dr. Bruno Baeriswyl, Datenschutzexperte, Mitglied des TA-SWISS Leitungsausschuss (TA-LA), Leiter der Begleitgruppe
- Dominik Brumm, Head of Development Cubera
- Prof. Dr. Volker Dellwo, Institut für Computerlinguistik, Universität Zürich
- Dr. Jean Hennebert, Université de Fribourg und TA-LA
- Dr. Anna Jobin, Soziologin
- Prof. Dr. Annett Laube, Technik und Informatik, Berner Fachhochschule
- Prof. Dr. Klaus Scherer, Swiss Center for Affective Sciences, Universität Genf
- Remo Schmidlin, Jurist, Lenz & Staehelin
- Prof. Dr. Thomas Vetter, Departement Mathematik und Informatik, Universität Basel
- Patrick Walder, Amnesty International Schweiz